Scorciatoie


Test IDEXX SDMA

Un caso clinico con SDMA: Coco

Informazioni di base

Nome: Coco
Età: 9 anni
Razza: Siamese
Sesso: Maschio castrato

Motivo della visita
Visita di controllo per pazienti anziani

Anamnesi
Poco tempo fa è mancato il compagno felino di Coco, Oscar. Da quel momento il proprietario ha notato un calo dell’appetito e, forse, una lieve perdita di peso. Il gatto tende, inoltre, a vocalizzare un po’ di più. Non si sono verifi cati episodi di vomito o diarrea. Coco ha accesso a una fontanella di acqua, quindi il proprietario non è in grado di dire se stia bevendo di più. Coco vive in casa con la possibilità di uscire, quindi non è chiaro se urini di più. Non assume farmaci, ad eccezione dei prodotti per il controllo delle pulci.

Esame obiettivo generale
Coco è vivace, vigile, reattivo e correttamente idratato. Pesa 4,65 kg ed è leggermente sottopeso, con un punteggio BCS (Body Condition Score) di 4 nella scala da 1 a 9. La temperatura e la frequenza respiratoria sono nella norma. La frequenza cardiaca è pari a 200 battiti/ minuto, un valore leggermente elevato, ma non vi sono noduli tiroidei palpabili e l’animale è nervoso. Per il resto l’esame obiettivo è nella norma, inclusa la palpazione addominale.

Valutazione

I risultati degli esami di laboratorio di Coco sono per la maggior parte nella norma, ad eccezione del risultato del test Catalyst® SDMA, che risulta aumentato, mentre i livelli di BUN e creatinina sono nella norma. L’esame delle urine rileva un peso specifi co tendenzialmente basso, pari a 1,022, e lieve proteinuria.

L’SDMA è più sensibile della creatinina, perché rileva eventuali riduzioni della funzionalità renale a partire dal 25%. Inoltre, l’SDMA aumenta prima della creatinina in caso di patologie renali progressive, quindi può essere il primo indicatore di malattia renale. L’SDMA può aumentare sia in caso di danno renale acuto o attivo (AKI), sia in presenza di malattia renale cronica (CKD), quindi i dati raccolti non sono suffi cienti per stabilire la natura della patologia renale di Coco.

 

Piano

Il risultato del test Catalyst® SDMA di Coco è pari a 21 μg/ dL che, in base all’algoritmo del test IDEXX SDMA®, indica una probabile malattia renale. Si raccomandano ulteriori indagini per determinare la causa sottostante ed eventuali fattori interferenti. Nello specifi co, si consiglia un esame batteriologico delle urine, un esame ecografi co dell’addome, la misurazione della pressione sanguigna e la valutazione del rapporto proteine/creatinina urinarie (UPC).

 

Risultati degli esami di approfondimento eseguiti

  • Urinocoltura: negativa
  • Pressione arteriosa sistolica: 151 mm Hg (ipertensione borderline)
  • UPC: 0.18 (normale))

 

Diagnosi

CKD con probabili calcoli renali e ipertensione borderline.

 

Piano di follow-up

  • Ulteriori indagini: si rimanda a uno specialista per l’esecuzione di ecografia addominale.
  • Gestione: tenere sempre disponibile acqua fresca e pulita fi no al prossimo controllo.
  • Monitoraggio: controllo entro 2-3 settimane.

 

Controllo a 3 settimane

Il proprietario riporta che il comportamento di Coco a casa risulta inalterato. L’ecografi a specialistica conferma la presenza di calcoli renali, ma non vi è evidenza di ostruzioni causate dagli stessi. La misurazione della pressione arteriosa rileva risultati invariati, che non richiedono terapia; il parametro deve però essere attentamente monitorato. I risultati degli esami di laboratorio eseguiti nuovamente sono simili a quanto rilevato in precedenza, i risultati dell’esame biochimico sono riportati di seguito.

 

Valutazione

I livelli di SDMA di Coco continuano a essere aumentati, ma si riscontra un lieve miglioramento e la creatinina è stabile. Non si rilevano, perciò, evidenze di progressione della malattia renale. La malattia renale cronica o CKD di Coco è stata diagnosticata precocemente grazie al parametro SDMA e ora può essere stadiata in base alle linee guida IRIS (International Renal Interest Society). In base a queste linee guida, Coco ha una CKD in stadio IRIS 2.

 

Piano di follow-up

Gestione: Coco viene sottoposto a terapie secondo le linee guida di trattamento IRIS. Passerà gradualmente a una dieta renale. Tale dieta avrà un ruolo chiave nella gestione della CKD e dovrebbe aiutare a prevenire l’ulteriore formazione di calcoli nelle vie urinarie. Assicurare l’accesso ad abbondante acqua fresca e pulita rappresenta una parte fondamentale della gestione di un paziente con CKD.

Monitoraggio: Controllo entro 2-4 mesi. Nel frattempo, ai proprietari viene consigliato di monitorare l’animale per rilevare eventuali aumenti della sete o della minzione, alterazioni dell’appetito, vomito o letargia. Questi segni potrebbero indicare una progressione della malattia renale o un’ostruzione causata dai calcoli, quindi in tal caso l’animale deve essere visitato immediatamente.

Test diagnostici

Biochimica, 11 luglio 2018
Total T4, 11 luglio 2018
Esame delle urine, 14 luglio 2018
Reperto ecografico addominale: 

I reni si presentano di dimensioni leggermente ridotte e di aspetto lievemente irregolare. Si rilevano aree irregolari di mineralizzazione in entrambi gli organi che potrebbero rappresentare calcoli renali.

Biochimica, 15 agosto 2018

Discussione

Il test Catalyst® SDMA incluso nel profi lo biochimico di Coco durante gli esami di laboratorio di base ha permesso una diagnosi precoce di CKD con calcolosi renale. Ciò ha reso possibile una terapia più tempestiva, ben prima della comparsa di sintomi clinici più severi. La dieta terapeutica per la malattia renale contribuirà non solo a rallentare la progressione della CKD, ma anche a prevenire la formazione di ulteriori calcoli nelle vie urinarie, che potrebbero comportare complicanze gravi.