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IDEXX SDMA

SDMA caso clinico: Jimmy

L’aumento dei valori della SDMA porta alla scoperta della chronic kidney disease accompagnata da ipertensione in un gatto durante una visita di controllo annuale

Informazioni generali

Nome: Jimmy
Età: 13 anni
Razza: Gatto domestico a pelo corto
Sesso: Maschio

Motivo della visita
Jimmy era stato portato in clinica per la visita di controllo e le vaccinazioni annuali.

Anamnesi
Jimmy viveva sia in casa che fuori casa e il suo proprietario riferiva che non manifestava problemi particolari.

Esame obiettivo
Jimmy si presentava vigile, attento e reattivo. Temperatura, polso e frequenza respiratoria erano nella norma. Presentava una massa muscolare ottimale e un buon punteggio di condizione corporea. Il resto dell’esame obiettivo non mostrava niente di significativo, eccetto una moderata malattia parodontale.

Piano diagnostico

Si raccomandava una pulizia dei denti e venivano raccolti dei campioni per uno screening preanestetico, comprendenti esame emocromocitometrico completo (CBC), pannello biochimico comprendente il test IDEXX SDM, analisi completa delle urine e T4 totale.

Revisione diagnostica

  • Anomalie degne di nota trovate nei test di laboratorio/diagnostici condotti su Jimmy includevano valori della SDMA elevati, pari a 23 μg/dL, e un basso peso specifico urinario di 1,015.
  • Il resto degli esami diagnostici, inclusi creatinina e T4 totale, erano all’interno degli intervalli di riferimento.
  • La SDMA è un biomarker della funzionalità renale più precoce e più affidabile rispetto alla creatinina e il suo aumento giustifica un approfondimento diagnostico.

Interventi successivi

  • Il proprietario veniva informato che, prima dell’intervento, erano necessarie delle terapie di supporto e dei controlli di follow-up.

  • Si raccomandava di aumentare le fonti di acqua disponibili (ciotola all’esterno dell’abitazione e a differenti altezze all’interno della casa), somministrare una dieta per pazienti anziani, 1 ed effettuare una visita di controllo dopo due settimane.

  • Si prendevano in considerazione anche la diagnostica per immagini dei reni e delle strutture associate, nonché la misurazione della pressione arteriosa.

Follow-up e diagnosi

  • Jimmy si presentava dopo un mese, e i referti di laboratorio mostravano che il valore della SDMA era ancora aumentato ma stabile a 19 µg/dL. Anche il peso specifico urinario non aveva subito variazioni (1,015). Il resto dei risultati di laboratorio erano all'interno dell’intervallo di riferimento.

  • All’ecografia addominale non erano visibili calcoli urinari o segni di infezione, ma le piccole dimensioni dei reni erano compatibili con una chronic kidney disease (CKD).

  • La pressione sistolica era 175 mm Hg, e restava costantemente elevata anche al controllo effettuato alcuni giorni dopo.

  • Sulla base di questi risultati, e seguendo le linee guida dell’International Renal Interest Society (IRIS) per la stadiazione della CKD, Jimmy veniva classificato con CKD allo stadio IRIS 2. Si decideva di cominciare una terapia per l’ipertensione e di somministrare una dieta terapeutica per i reni, continuando a lasciare a disposizione dell’animale diverse fonti di acqua.

Reperti del paziente:

Biochimica

IDEXX SDMA report screenshot for Jimmy case study

Analisi delle urine

Urinalysis reports screenshot for Jimmy case study

Ematologia

Hematology report screenshot for Jimmy case study

T4 totale

Endocrinology report screenshot for Jimmy case study

Linee guida IRIS per la stadiazione della CKD

Stage of kidney disease infographic for Jimmy case study

Discussione

I casi come quelli di Jimmy sono comuni nella pratica clinica e il suo esempio rafforza l’ipotesi che, anche un singolo aumento dell’SDMA giustifichi ulteriori indagini e la gestione di una possibile malattia.

La SDMA permette di individuare più precocemente il problema e risulta essere più affidabile della creatinina nella valutazione della funzionalità renale.2-6 
Piccoli cambiamenti nella possibilità di accedere a fonti di acqua fresca e la somministrazione di una dieta terapeutica per i reni, hanno contribuito a rallentare la progressione della malattia di Jimmy. È stato possibile monitorare e gestire la patologia renale di Jimmy prima di affrontare l’intervento odontoiatrico. Durante l’intervento sono state prese anche ulteriori precauzioni per la protezione dei reni. Grazie alla diagnosi precoce tramite la SDMA, è possibile programmare check-up regolari a lungo termine per monitorare in modo più accurato la malattia renale di Jimmy. Questo consentirà di identificare e trattare prontamente l’evoluzione della chronic kidney disease e delle eventuali complicanze.

Perché la SDMA è importante

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*Dimetilarginina simmetrica.

Bibliografia

  1. Nabity MB, Lees GE, Boggess M, et al. Symmetric dimethylarginine assay validation, stability and evaluation as a marker for early detection of chronic kidney disease in dogs. J Vet Intern Med. 2015; 29(4): 1036–1044.
  2. Hall JA, Yerramilli M, Obare E, Yerramilli M, Jewell DE. Comparison of serum concentrations of symmetric dimethylarginine and creatinine as kidney function biomarkers in cats with chronic kidney disease. J Vet Intern Med. 2014; 28(6): 1676-1683.
  3. Hall JA, Yerramilli M, Obare E, Yerramilli M, Almes K, Jewell DE. Serum concentrations of symmetric dimethylarginine and creatinine in dogs with naturally occurring chronic kidney disease. J Vet Intern Med. 2016; 30(3): 794-802.
  4. Hall JA, Yerramilli M, Obare E, Yerramilli M, Yu S, Jewell DE. Comparison of serum concentrations of symmetric dimethylarginine and creatinine as kidney function biomarkers in healthy geriatric cats fed reduced-protein foods enriched with fish oil, L-carnitine and medium-chain triglycerides. Vet J. 2014; 202(3): 588-596.
  5. Hall JA, Yerramilli M, Obare E, Yerramilli M, Melendez LD, Jewell DE. Relationship between lean body mass and serum renal biomarkers in healthy dogs. J Vet Intern Med. 2015; 29(3): 808-814.